Disegno negativo con Mike Sibley (1)

Ho trovato questo articolo, dedicato al disegno negativo, su uno dei migliori forum per artisti, http://www.wetcanvas.com, è scritto da uno dei migliori disegnatori che conosco (o forse è meglio dire uno dei migliori pittori con la grafite) Mike Sibley.

Credo che l’argomento trattato sia molto interssante per cui ho chiesto a Mike il permesso di tradurlo in italiano, ho ottenuto un consenso entusiasta e quindi eccoci qui … In esso viene dimostrato quello che secondo lui è uno degli aspetti tecnici che ha avuto maggiore impatto sul suo lavoro: il disegno negativo.

L’articolo è decisamente lungo ed è diviso in tre parti principali:
1. Un’introduzione al disegno negativo e a suo cugino, lo Spazio Negativo. Costituirà il contenuto di questo articolo; I punti successivi di questa lista saranno sviluppati i articoli successivi
2. Una dimostrazione delle basi e delle varietà che si possono ottenere.
3. Una serie di esercizi che coinvolgeranno tutte le varietà di Disegno Negativo, che ti incoraggio a provare tu stesso.

Gli strumenti necessari sono semplici:

  • Carta – preferibilmente con finitura rullata o almeno liscia (Schoeller e Arches, entrambe pressate a freddo)
  • Matite – 6B, 2B, HB, HB, H e 2H (io uso matite a frizione da 2 mm, ma qualsiasi cosa può fare).

E questi ti aiuteranno, ma non sono essenziali:

  • Gomma pane o Blu-Tack (preferibilmente quest’ultimo)
  • Tortiglione o sfumino

Se hai già acquistato il libro di Sibley ‘Drawing from Line to Life‘ riconoscerai parte delle spiegazioni, ma potrai accedere anche a molti nuovi contenuti – quindi continua a leggere!

Il tipo di disegno nello stile di cui si occupa Mike Sibley, una pianificazione che comprenda l’identificazione di diverse aree di tessitura, rilievo e contrasto.

Se vuoi disegnare in modo tanto dettagliato, quasi mai potrai concederti il lusso di lavorare direttamente sulla tela come fanno certi pittori . Non hai pennelli larghi che ti permettano di visualizzare rapidamente ciò che hai in mente nella tua oera. Né puoi ricoprire il lavoro che non ti piace e ricominciare da zero.

Un pittore può raschiare il colore dalla tela, ma se vuoi lavorare con la grafite, ti conviene adottare un approccio più controllato.

Rimuovere la grafite dalla carta rimuove inevitabilmente anche le fibre della carta e appiattisce la struttura della superficie, il che si traduce in minore possibilità di dente per le applicazioni successive di grafite che non trovano abbastanza micro rugosità su cui aderire.

Lo stesso principio si applica nel corso di un lavoro a grafite – se non è indispensabile una applicazione per creare un certo tono o struttura di quell’area, fermati! – Non puoi ‘testare le idee’ o sperimentare sulla superficie di disegno finale.

Bisogna conservare a tutti i costi la superficie della carta il più possibile incontaminata, fino a che non sei assolutamente certo che i segni che stai per tracciare sono proprio quelli necessari e indispensabili. Un’area cancellata non restituirà mai più la brillantezza di un’area intatta.

DISEGNO NEGATIVO

Disegno Negativo’ e ‘Spazio Negativo‘, non sono sinonimi.

Lo spazio negativo è un metodo percettivo usato per uscire dalle rappresentazioni stereotipate imposte dalla parte logica della nostra mente e per vedere le forme del modello finalmente con chiarezza.

Il disegno negativo invece è una pratica deliberata di lavoro che mira a isolare e proteggere alcune aree della carta:

  • parti intere del disegno spesso completate successivamente;
  • aree più piccole da riservare per esprimere lustri;
  • lumeggiature vergini o forme bianche su uno sfondo più scuro;
  • oppure aree minute, per evidenziare peli bianchi in risalto in zone d’ombra.

Per chiarire ulteriormente:

il Disegno negativo non comporta alcuna forma di cancellazione.

L’applicazione di grafite e la successiva modellazione delle luci con una gomma, potrebbe essere descritto come “disegno in negativo”, ma è l’esatto opposto del vero Disegno negativo, che ha lo scopo principale di riservare e proteggere le aree vergini della carta che così offre il massimo della luminosità.

Immagina di definire i confini di una forma usando solo il tono che lo circonda. In altre parole, non si disegna l’oggetto, ma semplicemente si dà l’illusione dell’oggetto, disegnando intorno ad esso.

Questo modo di suggerire o evocare una forma può essere molto più efficente che definire la forma stessa con un contorno in quanto va a solleticare uno dei processi percettivi tipici della nostra mente che tende a “finire” le forme quando le individua, anche solo come suggerite parzialmente o come silouette.

Il disegno negativo può essere usato in due modi distinti – controllato e spontaneo.

  • In uno scenario controllato, un’area di sfondo può essere accuratamente e precisamente disegnata intorno a un elemento centrale o di primo piano per stabilire la sua esistenza – individuandola come una silhouette bianca.
  • Il disegno spontaneo, invece, comporta il disegno istintivo e veloce delle ombre per esporre e visualizzare le aree bianche tra di loro – senza contorno o pianificazione preventiva. In altre parole, disegnare gli spazi negativi per definire le forme positive.

Confuso? Non preoccuparti, tutto diventerà chiaro con gli esempi.

SPAZIO NEGATIVO

Il disegno negativo implica l’uso dello spazio negativo. Per essere più precisi, comporta la creazione cosciente di spazi negativi; pertanto è essenziale comprendere l’uso dello Spazio Negativo.

E allora, diamo un’occhiata al concetto di spazio negativo!

Il cervello ha moltissime cose da fare contemporaneamente: oltre a controllare tutte le funzioni del corpo, dedica circa la metà delle sue risorse alla visione, interrogado gli indizi disponibili e facendo ipotesi sulle immagini che percepisce, che potrebbero essere vitali per la sopravvivenza.

Per gestire un flusso di informazioni visive così imponente, esso generalizza le informazioni e le abbina velocemente a categorie standard, gia memorizzate in base alle esperienze precedenti. Questo sistema è automatico, praticamente istantaneo e inconscio.

Per un artista, questo meccanismo è un grosso incomodo: dato che ciò che vediamo viene sostituito da informazioni standardizzate e già catalogate, la possibilità di produrre disegni realistici viene inibita.

Bisogna evitare che questo meccanismo automatico prenda il sopravvento e imparare a vedere effettivamente cosa stai guardando, senza che esso venga sostituito da uno stereotipo.

Gli artisti hanno sviluppato molti modi per ottenere questo risultato: un metodo efficace, ad esempio, è quello di lavorare tanto velocemente da impedire alla nostra parte razionale di pensare: perché essa quando fatica a tenere il passo, perde interesse e si affida ad altri sistemi di coordinamento tra la percezione e l’azione.

Imparare a vedere correttamente è davvero una lezione difficile da imparare. Uno dei metodi migliori è ricorrere alla percezione degli Spazi Negativi.

Come usare lo spazio negativo

Questo esercizio ti aiuterà a concentrarti sugli spazi tra le linee, e confonderà la mente logica, quella che cerca di catalogare per stereotipi tutto ciò che vede.

Sarà un po’ difficile perché invece di disegnare la forma di un oggetto, dovrai concentrare l’attenzione sullo spazio vuoto intorno ad esso.

Prendi due strisce di carta, ad esempio 2,5 x 7,5 cm, poi sfuma l’estremità destra di una delle due fino al bordo destro

Ora fai lo stesso sull’estremità sinistra dell’altra striscia ma, in questo caso, lascia un quaratino scoperto in basso a sinistra.

Ora, su un foglio bianco, accosta le due strisce tra di loro tenendole sulla stessa base e lasciando uno spazio tra loro.

Quello che ottieni in questo modo è la lettera maiuscola “L”

L’esistenza della lettera è interamente dovuta allo spazio negativo. Il bianco della lettera è incontaminato, non è il risultato della rimozione della grafite.

Ora prova a fare pratica con oggetti che hai intorno o puoi immaginare a memoria perchè li conosci. Prova a immaginare ciascul oggetto sulla pagina e poi ombreggia lo spazio intorno.

Non tracciare prima delle linee di contorno della forma – se lo fai, ti limiterai a ombreggiare attorno a una forma positiva.

Se invece usi solo il tratteggio dello spazio negativo per far apparire l’immagine positiva, otterrai delle forme astratte che condividono un bordo continuo con l’oggetto e disegnando la forma negativa, otterrai anche il contorno positivo.

Puoi usare questo approccio spessissimo e in qualsiasi circostanza. Ti darà una marcia in più e ti fornirà l’appiglio per cavartela in situazioni in cui è facile perdere l’orientamento. Tutto quello che ti serve è cambiare dove metti la tua attenzione: dalla forma positiva allo spazio negativo che la circonda.

Con la pratica, presto capirai che lo spazio negativo è importante quanto la forma positiva. Il primo non esiste senza il secondo: condividono la stessa posizione.

Quello che è importante è che disegnare gli spazi negativi ti farà davvero guardare con una nuova attenzione quello che stai disegnando.

Usa questa tecnica ogni volta che trovi difficile disegnare un soggetto dal vero o in foto in modo che il disegno risulti reale. Quasi sempre otterrai un disegno più accurato.

Usare la percezione dello spazio negativo ti offre molti vantaggi:

  • Ti aiuterà a determinare le vere forme degli elementi all’interno del tuo disegno;
  • Ti renderà disponibile il bianco come colore utilizzabile. Come si fa nella pittura ad acquerello;
  • Dato che l’unico bianco che abbiamo come artisti di grafite è la carta stessa, ti aiuterà a proteggere questo bianco ad ogni costo.

Può succedere di dover cancellare linee o campiture di grigi per creare dettagli “bianchi”, ma essi non avranno mai la chiarezza e la brillantezza di un’area incontaminata.

Ti assicuro che la fatica di imparare a disegnare lo spazio attorno a quelle aree chiare sarà ampiamente ripagata dai risultati.

Questo nuovo approccio è alla base del Disegno Negativo. Esso un po’ per volta diventerà per te una seconda natura grazie alla quale all’occorrenza ti troverai a passare con naturalezza e quasi senza accorgerti dal disegno positivo (disegno dell’oggetto) a quello negativo (disegno attorno all’oggetto).

IL DISEGNO NEGATIVO

Come abbiamo visto porre l’attenzione sullo spazio negativo consiste nell’imparare a percepire e disegnare le aree attorno a un oggetto definendo in questo modo l’oggetto stesso, il Disegno Negativo implica l’uso deliberato dello spazio negativo durante il disegno.

La relazione tra spazi positivi e spazi negativi può dare luogo a fenomeni percettivi molto imponenti, per esempio: cosa vedi quando guardi l’immagine qui sotto?

Vedi un’antica tazza nera? Forse un candelabro di ebano?

Oppure vedi due facce bianche che si guardano l’un l’altra?

Immagina di “vedere” queste due facce su un foglio di carta bianco e di riempire lo spazio tra loro in modo da rivelare le facce. Questo è il disegno negativo!

Un’immagine “negativa” è interamente creata dall’area circostante: chiamiamola “spazio bianco”.

Puoi usare il disegno negativo per creare luci brillanti che descrivano la curvatura di un oggetto scuro, o forme bianche che vengono definite dalle loro ombre; puoi usarlo per isolare elementi chiave di una immagine che pensi di definire meglio in una fase successiva.

Non è possibile disegnare una forma bianca con una matita di grafite, puoi però, proprio come un pittore ad acquerello, definire la sua forma dall’esterno con valori scuri.

Per usare il disegno negativo devi prendere decisioni consapevoli: si tratta di un metodo di lavoro, non è un elemento intrinseco aell’arte.

Uno spazio bianco può, ad esempio, avere un’importanza maggiore o minore rispetto alle aree scure. Se il disegno della immagine precedente rappresenta un bicchiere, allora si tratta di una semplice immagine positiva – non è coinvolto il disegno negativo – basta disegnare il bicchiere. Ma se esso rappresenta le due facce, allora la “coppa” è il risultato della decisione di utilizzare il disegno negativo ed allora la forma nera esiste solo per definire i due profili.

Imparare a vedere e definire forme bianche e definirle grazie al chiaroscuro applicato sul suo spazio esterno, è una delle migliori lezioni che tu abbia mai imparato.

Leggi anche:

Altre risorse di disegno negativo e spazio negativo:

Segue nel prossimo articolo della serie: Disegno negativo con Mike Sibley (II) Le basi

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Alessandro Pedroni

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Ciao, se mi leggi forse condividi con me l’amore per il disegno e la pittura e sei sempre alla ricerca di approfondimenti e nuovi stimoli, cosciente che c'è sempre ancora molto da scoprire. Mi piace condividere quello che ho imparato in una vita di mestieri fatti con la matita e i pennelli in mano, per questo insegno disegno e pittura da più di dieci anni e scrivo articoli sulla pratica del disegno e della pittura su questo blog.

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