Spesso chi lavora a pastello, utilizza, in qualche forma, una tecnica di sotto pittura, per impostare le grandi aree della composizione.
Questa base aiuta nella realizzazione dei livelli successivi di pastello, ma può essere usato anche come sotto pittura per successive stesure di altre tecniche come l’olio o l’acrilico.
Per alcuni artisti, le velature di fondo sono utili per creare i toni di colore di base e i valori medi della scena.
Si tratta semplicemente di coprire con i giusti toni le superfici ampie senza sprecare intere stecche di pastello.
Per altri, la campitura di fondo diventa un’opportunità creativa per indicare una trama, un’atmosfera, un ritmo, un’armonia, un’emozione.
In certi casi, è possibile lasciare grandi porzioni scoperte di questa sotto pittura tonale in modo che collaborino all’atmosfera dell’opera finita.
Unica regola fondamentale: ottenere i giusti valori
Non importa quale sia il tuo approccio a questo tipo di sottopittura (utilitaristico o creativo), c’è un fattore che non può essere ignorato: il valore generale (grado di leggerezza e oscurità) della sotto pittura nelle varie masse dell’opera deve essere adeguato ai valori di chiaro scuro del modello, a prescindere dalla dalla bellezza dei colori ottenuti. Se questo aspetto non viene rispettato alla fine si sarà costretti a coprire la sotto pittura, perdendo i vantaggi di questo metodo.
C’è un proverbio che circola tra le vecchie volpi della pittura che recita: “Il valore (di chiaroscuro) fa il lavoro e il colore ottiene la gloria”.
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L’autore della dimostrazione che ti presento, Richard McKinley, è un pastellista che ama le interazioni fortuite dei tratti di pastello con le sotto pitture spontanee ma rimane cosciente dell’importanza del rispetto dei valori di chiaro scuro per l’equilibrio armonioso del lavoro.
Richard ha continuato a sperimentare tecniche che offrono il meglio di entrambi. Quello che segue è un esempio di uno dei suoi metodi.
Dimostrazione di sotto pittura per pastelli
Seconda fase: usando un pennello si applica una mano di Liquitex Clear Gesso (vanno bene tutti i fondi trasparenti reperibili in commercio compresa il fondo pomice acrilico o della polvere di pomice mescolata a vinavil o a vernice acrilica trasparente). Il fondo può essere applicato come è o diluito con acqua, bisognerà fare qualche prova. La trama creata dalle pennellate sarà accentuata nelle aree estese per creare interessanti trame che interagiranno con i passaggi successivi.
Terza fase: dopo che il fondo è asciutto abbiamo ottenuto una sotto pittura di valori di chiaroscuro su cui lavorare. Su di essa puoi applicare vari strati trasparenti di colore senza paura che vadano persa la struttura generale di chiaroscuro dell’opera. In questo esempio sono stati usate velature di acquerello usando una tavolozza limitata a un giallo, un un rosso e un blu.
Porre un limite alle scelte e permettere ai colori di uscire dai bordi del disegno perché si combinino liberamente su tutta la composizione permette di raggiungere un risultato più armonioso.
Anche schizzi e sgocciolature sono permessi, possono aggiungere un senso di naturale giocosità alla preparazione di questa sotto pittura.
Su una preparazione così ricca si potrà lavorare in molte maniere, con pastelli o con le più varie tecniche pittoriche, olio, acrilico o tecniche miste. Basterà limitarsi ad aggiungere il minimo di interventi possibili in modo da aumentare il senso della realtà o l’atmosfera che si è scelto di rendere anche con un effetto impressionistico.
Questo articolo è tradotto liberamente dall’articolo Pastel Underpainting Freedom letto su Artistsnetwork.
Questo argomento è trattato in modo approfondito durante le lezioni dei corsi di disegno e pittura che Circolo d’Arti organizza a Cagliari, Senorbì e a Casa Spadaccino (loc. Su Loi, Capoterra), e nel corso sul web. Guarda la lista di tutti i corsi.