Valori di chiaroscuro: perché il contesto è tanto importante

Se dipingi da un po’ di tempo, ti sarai già reso conto che è molto difficile valutare i valori di chiaroscuro in modo accurato.

In effetti, la pretesa di essere precisi quando si tratta di valori di chiaroscuro ha poco senso: nella maggior parte dei casi, non si possono rendere i valori reali che vediamo con i colori che abbiamo a disposizione.

L’idea stessa di precisione, quando si tratta di pittura o disegno ha molto meno senso di quanto possa sembrare. Più realistico può essere meno precisa, e viceversa.

Ma i valori di chiaroscuro sono veramente importanti.

Una scarsa valutazione di essi uccide il realismo di un quadro più di ogni altra cosa. Più di un  disegno poco accurato, più di una cattiva resa nel colore. Puoi rendere convincente una pera anche se la dipingi di colore rosso, o rosa, o giallo limone, se riesci a creare la giusta relazione tra i valori di chiaroscuro, diversamente, puoi anche azzeccare i giusti colori del frutto ma il risultato sarà piatto e poco convincente.

Sarebbe più facile se si dovesse tener conto solo dei valori locali del soggetto, ma non è così. Quando cerchi di giudicare un valore, cercando di decidere quale valore usare in una parte specifica della immagine devi considerare anche il contesto in cui il modello è situato.

I due significati del contesto

La nostra percezione del contesto è influenzata da due cose:

  1. I valori di chiaroscuro circostanti;Questo è veramente un problema critico per la nostra percezione. La migliore dimostrazione di questo aspetto la puoi constatare nella animazione qui di seguito. Il cerchioha sempre lo stesso valore eppure, mentre esso si muove da un lato all’altro, la nostra percezione si modifica ed esso sembra chiaro o scuro a seconda della sua posizione relativamente allo sfondo;
  2. Il contesto del valore nella scena:Questo aspetto ha a che vedere con la psicologia della visione, trovi una spiegazione (molto) approfondita del fenomeno della percezione del valore nel sito handprint. Noi tendiamo a vedere i valori che ci aspettiamo di vedere e questo dipende da dove si “legge” quel valore nella scena.quo1bGuarda questi due fogli di carta bianca in un contesto spazialequo1aSe uso la logica e do ai due fogli lo stasso valore chiaro (non sono forse entrambi bianchi?) ottengo questo senso di falsità, come se il foglio di sinistra avesse luce propria.quo1cL’effetto è ancora più falsato se uso lo stesso valore del foglio di sinista nel foglio di destra.

Date un’occhiata a questo piccolo studio valore:

value-study-3-e1

Nota i due cartoncini con il tre valori dipinti sopra: nero, grigio medio e bianco. Per il quadrato bianco sul cartoncino in primo piano è servito il bianco più luminoso: bianco di titanio.

Il quadrato bianco del cartoncino sul retro è in ombra. Li dietro c’è meno luce, in più il cubo proietta su di esso un’ombra portata. Giustamente il pittore ha dipinto un valore molto 
più scuro.

Ecco un confronto tra i due valori, confrontati isolati su un valore di grigio neutro:

Per primo, il valore del quadrato bianco sul cartoncino in primo piano;

grigio1

Poi il valore del quadrato bianco sulla striscia sul retro:

grigio2

C’è una bella differenza! Eppure entrambi verranno letti come “bianco” nel contesto dell’immagine. Semplicemente perché “sappiamo” il tassello in fondo ha lo stesso valore locale di quello in primo piano; questo a causa di alcuni segnali visivi che ci aiutano a leggere la scena. Vediamo il cubo, quindi sappiamo che i valori sul cartoncino sul retro sono in ombra. Allo stesso modo percepiamo che i due spessori dei cartoncini, sono uguali anche se i valori usati sono diversi.

Giochiamo un po’ con questa immagine per rendere evidente quanto la nostra percezione della scena influisce sul valore del cartoncino sul retro. Poniamo che dipingiamo anche la striscia sul retro di bianco:

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Nota che questo non è semplicemente un caso in cui il valore viene influenzato dai valori intorno, perché i valori circostanti sono approssimativamente gli stessi in entrambi i casi.

Il risultato sembra interessante: è come se il quadrato bianco sul retro brillasse di luce propria, basterebbe creare un senso di alone intorno ad esso e mettere un oggetto li vicino che riflettesse la sua “luce” per rendere ancor più credibile l’effetto.

Come affrontare il problema del contesto

Semplicemente mantenendo le giuste relazioni di valore. Non è una battuta, l’esperienza indica che questa è l’unica via per produrre valori convincenti. Sia quando cerchi di giudicare i valori in una foto, che quando cerchi di disegnare qualcosa con precisione, ciò che conta più di tutto è che riprodurre le relazioni che vedi.

Quindi se un dato valore di un oggetto è più chiaro del un valore di un oggetto uguale in un’altra zona della scena, è necessario riprodurre quel rapporto.

Ma anche questa è una affermazione ambigua. Perché non c’è nessun bisogno di riprodurre accuratamente tali relazioni. Per centinaia di anni, i pittori hanno realizzato ottime immagini manipolando deliberatamente i valori che vedevano allo scopo di ottenere questo o quell’effetto.

La cosa importante è mantenere una coerenza nelle relazioni di chiaro scuro che ne derivano. Se non fai attenzione puoi rovinare l’effetto che cerchi, magari con un elemento che sembra brillare di luce propria invece che apparire opaco e normale!

Quale che sia l’approccio a questo problema, credo che che l’abilità più importante da sviluppare sia quella del confronto: “questo valore è più chiaro o più scuro di quello? Di quanto?

Per aiutarti puoi usare un cartoncino grigio con un buco o una fessura che permetta di isolare il valore che stai guardando dai valori circostanti e di confrontarlo con un valore fisso di riferimento. È una operazione da fare con cautela perché abbiamo la tendenza di far corrispondere il valore percepito a quello locale dell’oggetto. Comunque il cartoncino può essere utile quando lo usi per confrontare tra loro diversi valori nella scena che stai valutando.

Ti propongo un esercizio: il modello per il piccolo studio di valore che segue, è preparato in modo che la scena contienga valori di chiaroscuro che sono oltre l’intervallo di valori che la pittura ad olio può coprire. C’è un elemento con un valore locale nero in ombra completa (assenza di luce), un bianco locale in piena luce (la casella bianca sulla striscia di cartone in primo piano).

 

Lo studio passo passo

Quelle che seguono sono alcune foto prese durante una lavorazione in studio.

Può essere utile usare dei campioni di grigio da confrontare con i valori di chiaroscuro della scena, usando il “cartoncino isolatore”.

Nella foto è usato un cartoncino tarato sulla scala di Munsell ma non è indispensabile avere a disposizione strumenti tanto sofisticati, dato che devi sempre considerare che non è importante tanto cogliere in modo assoluto i valori di chiaro scuro quanto cogliere la relazione tra i valori della scena.

Si inizia applicando i valori più luminosi e quelli delle ombre più profonde per stabilire l’intervallo. Quello che succede tra questi due estremi deciderà se riuscirai a creare una illusione convincente della realtà.

Il passo successivo è lavorare sui valori di luminosità della striscia che è dietro al cubo

Nota come il valore sul quadrato bianco della striscia valore al retro del quadro sembra “sbagliato” . Perché il cubo non è ancora stato dipinto, non c’è contesto visivo per l’ombra portata che sta facendo sembrare così buio.

Se fai una semplice valutazione di quello specifico valore di chiaro scuro senza tener conto del suo rapporto con gli altri valori della scena, sbaglieresti con facilità. Quasi sicuramente lo dipingeresti troppo chiaro. Lo studio renderebbe una illusione meno convincente della realtà.

Quando avrai finito, la casella bianca della striscia sul retro, grazie al giusto contesto verrà “letta” molto di più come bianco, Interpretiamo il grigio con cui è dipinta come un bianco su cui è proiettata un’ombra portata. Ci aspettiamo che in quel punto sia buio e quindi “sappiamo” che è bianco.

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Cosa possiamo imparare da questo esercizio?

Questo aspetto della percezione del chiaroscuro è piuttosto difficile da comprendere e gestire (o almeno lo è stato per me). Purtroppo non ci sono soluzioni semplici e veloci per risolvere questo aspetto del chiaro scuro, ma già prendere coscienza delle difficoltà con cui ci si scontra e delle trappole che possono scattare quando stai lavorando a cavalletto è un notevole passo avanti.

Per lo meno aver chiaro il problema e non ignorarlo come spesso capita a molti pittori inesperti ti aiuterà a sviluppare l’attenzione necessaria a risolvere il problema con la tua pittura.

Il modo migliore per imparare come al solito è esercitarti quindi fai diversi di questi piccoli studi usando un modello come quello di questo esercizio da varie angolazioni. Questo esercizio, per quanto apparente semplice è molto potente per sviluppare la sensibilità necessaria alla pittura.

Articolo originale: Values: Why Context is So Important



 

Alessandro Pedroni

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Ciao, se mi leggi forse condividi con me l’amore per il disegno e la pittura e sei sempre alla ricerca di approfondimenti e nuovi stimoli, cosciente che c'è sempre ancora molto da scoprire. Mi piace condividere quello che ho imparato in una vita di mestieri fatti con la matita e i pennelli in mano, per questo insegno disegno e pittura da più di dieci anni e scrivo articoli sulla pratica del disegno e della pittura su questo blog.

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