Che tu stia usando modelli fotografici o lavorando dal vero, cercando di riprodurre un soggetto reale o costruire una forma realistica a memoria, usando strumenti secchi o lavorando con la pittura, la modellazione generale delle ombre può essere usata come un importante fondamento per stabilire proporzioni mentre si costruisce una forma.
Guardiamo a questa mela:
Quello che salta agli occhi immediatamente è che essa è illuminata con una luce posizionata di tre quarti, vediamo una bella ombra propria ed una ombra portata ben definita, sulla sinistra la zona illuminata è sottolineata dal lustro (il riflesso bianco) che segnala la direzione da cui l’oggetto riceve la luce. Con una linea continua potresti essere in grado di segnare un confine ideale tra le principali ombre e le zone prevalentemente illuminate.
Se strizzi gli occhi e guardi la mela attraverso le ciglia questa separazione in due zone principali diventa ancora più evidente.
Tra le ciglia, i piccoli dettagli non sono più osservabili. L’ombra portata e la forma a mezzaluna dell’ombra propria sulla mela sembrano fondersi insieme. Le zone in luce si fondono con le zone in luce e le zone in ombra con le altre zone in ombra.
Queste due masse di valore di chiaro scuro, si possono chiamate “modello di luce” e “modello d’ombra”. Insieme, i due modelli incastrati tra loro, possono essere definiti Notan.
Notan è una parola giapponese che esprime la relazione tra luce e buio, il gioco di equilibrio che si crea tra luce e ombra accostati tra loro.
Ora diamo un’occhiata alla immagine qui a fianco
Abbiamo un ottimo esempio di Notan creato dai modelli di ombra e luce che ci fa percepire un volto.
Riconosciamo gli occhi, il naso i capelli e in generale i tratti somatici,o anche se sono espressi con una semplice macchia di nero in relazione a spazi bianchi.
Se siamo fisionomisti e ci piace la letteratura possiamo riconoscere abbastanza facilmente, lo scrittore Edgar Allen Poe.
Ora che abbiamo identificato e compreso che cosa si intende per “modello di luce” e “modello d’ombra”, il passo successivo da fare è quello di provare a disegnarne uno.
Questo migliorerà notevolmente le tue capacità di individuare le masse principali dei tuoi modelli e ti aiuterà a comporre e inquadrare i tuoi soggetti in modo più efficace.
- Scarica la foto del modello in alta definizione e stampalo con una buona stampante;
- Ora prova a disegnare meglio che puoi la forma del modello d’ombra del soggetto creando una sola forma che contenga le principali zone d’ombra;
- Prima di iniziare l’esercizio dai un’occhiata al video velocizzato realizzato da Victoria Steel che mostra in maniera esauriente come fare.
Trucchi utili:
- Fai un passo indietro!
A volte, osservare una immagine da più distante, permette di notare meglio aspetti che da vicino non si riuscivano a cogliere. Questo è uno dei motivi per cui, con modelli dal vero, è preferibile lavorare a cavalletto. - Strizza gli occhi, confronta, lavora e ripeti
Se stai mettendo a fuoco il modello dell’ombra osserva con gli occhi socchiusi e disegna, poi inverti l’attenzione e osserva ad occhi socchiusi il modello della luce. Continua così, confrontando le due forme, saltando da un tipo di percezione all’altro. - Non seguire i facili stereotipi
Spesso subiamo il fascino di alcuni preconcetti e siamo tentati di agire di conseguenza, rischiando di fallire. Anche se è stato molto utile studiarli, rinuncia a tutto quello che sai su piani facciali, Andrew Loomis, regole empiriche e tutte quelle nozioni che si affollano in testa. Pensa ad ogni segno che tracci esclusivamente come ad un altro passo verso l’obiettivo di questo esercizio: Creare la forma di un modello d’ombra definito in modo chiaro sul tuo foglio. - Inizia con una dimensione in mente
Quando si inizia a disegnare o a dipingere, può essere utile creare un involucro, un rettangolo che racchiuda la forma generale del soggetto e ne stabilisca in via di massima le proporzioni generali, la sua dimensione e la posizione nell’inquadratura. Vuoi che la tua mela sia piccola come una monetina o grande quanto un piatto?Se non ti piace tracciare completamente un rettangolo, puoi individuare piccoli segni per annotare l’altezza desiderata e la larghezza corrispondente, Se durante la costruzione del modello d’ombra, ti accorgi che i segni non sono corretti, puoi spostarli facilmente.
A cosa serve questo approccio
All’inizio quando si comincia a disegnare dal vero i primi solidi, difficilmente questi modelli vengono presi in considerazione. Sono altri i problemi con cui ci si confronta: le forme, le proporzioni e mille altri aspetti.
Il concetto di modello d’ombra viene in primo piano quando si inizia a prendere sul serio il ritratto (ma anche il paesaggio o la natura morta).
Uno degli esercizi migliori per capire l’utilità dei modelli d’ombra e di luce è quello di disegnare il “Notan” del modello della testa, usando come modelli delle stampe molto contrastate o i modelli accademici di Bargue, Successivamente puoi copiare i modelli d’ombra dalle riviste, oppure dai film in pausa o anche fare rapidi bozzetti dal vero per analizzare come la luce cade sul loro volto.
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