Hai mai visto un bambino quando impara a stare in piedi? Per diverse settimane non fa altro che cadere!
Prova, sbaglia, e ritenta, con una determinazione ossessiva, senza il minimo dubbio: cade e ci riprova, continua a tentare in tutti i modi. Non prende nemmeno in considerazione l’idea che – dato che è caduto tante volte – beh, forse camminare non fa per lui, è negato.
Poco male, potrà sempre continuare a strisciare qui e là per il resto della vita
E’ un paradosso eppure non si scappa: qualsiasi cosa ci sia da imparare si tratta di provare e sbagliare,
Ma a volte, facci caso, a un certo punto, invece di accettare di sbagliare per imparare decidiamo che certe cose non fanno per noi,
Rinunciamo per non rischiare
A volte Insegnando disegno e pittura ci troviamo di fronte qualcuno che non accetta i propri errori, che se sbaglia si sente addirittura in colpa o vede nell’errore la prova della sua inadeguatezza
Ma così uno perde tutto il gusto dell’esplorazione e della scoperta
Imparare una disciplina artistica non è diverso da imparare a stare in piedi, devi continuare a sbagliare, tentando in tutte le maniere, fino a che i tuoi scarabocchi e le tue tele imbrattate non raggiungono i risultati che vuoi.
Come quando da bambino continuavi a ruzzolare e a ritentare divertendoti con un bel sorriso stampato sul volto
Certo l’aiuto di un insegnante ti può facilitare il compito, farti andare un po’ più in fretta ed evitarti qualche capitombolo, ma alla fine il pennello dalla parte del manico resta a te e imparare a manovrarlo richiede impegno, tempo e pazienza.
Provare, fare sgorbio, riprovare altro sgorbio e ritentare ancora e ancora
Quindi se c’è qualcosa che ti deve preoccupare non è tanto il fatto che fai errori quanto invece il fatto che tu non ne faccia.
È fondamentale sbagliare perché se non sbagli vuol dire che non stai cercando di superare i tuoi limiti, cioè non stai imparando.