Se ti piace modellare o scolpire e vorresti trasformare la tua passione in un lavoro vero e proprio, che abbia sbocchi nella realtà contemporanea, prendi in considerazione la scultura con la polymer clay o argilla polimerica.
Si tratta di un materiale plastico che simula, in parte, le caratteristiche dell’argilla naturale. A differenza della creta che ha bisogno di temperature altissime, la polymer clay cuoce in un comunissimo forno da cucina, a temperature decisamente inferiori, bastano 130 gradi centigradi.
I manufatti ottenuti risultano compatti e resistenti come un oggetto in plastica, e grazie alla sua notevole elasticità è possibile ottenere dei risultati piuttosto complessi.
Questo meraviglioso materiale è sempre più utilizzato, soprattutto negli ultimi 15 anni, nella scultura di gioielli e di figurini, grazie alla sua enorme praticità.
Nonostante sia un materiale alla portata di tutti, per riuscire a plasmarla in maniera efficace è necessaria una certa pratica.
Chi ha visto nei negozi di belle arti la polymer clay con il nome di FIMO, non immagina nemmeno che con essa si possano creare oggetti che vengono esposti nelle più importanti gallerie d’arte di tutto il mondo.
Ci sono diversi tipi di polymer clay, ciascuna con caratteristiche meccaniche adatte all’uso che se ne vuole fare:
- la KATO polyclay è perfetta per realizzare gioielli, così come il FIMO Staedtler. Essi hanno una ottima elasticità e – cosa molto importante – sono già colorate.
I colori di queste due argille, infatti, sono complementari, e possono essere mischiati fra di loro per ottenere i colori desiderati. - il Super Sculpey FIRM (pasta grigia) e il Super Sculpey Beige, sono due tipi di argilla non colorata, ma forse sono anche più usate delle precedenti perché permettono di creare oggetti molto più complessi, come le statuine del modellismo o sculture di personaggi.
Tutte le argille appena descritte possono essere mischiate fra loro, hanno infatti tutte una cottura intorno ai 130 gradi.
Lavori da artista
Dal punto di vista di uno sbocco professionale, artigiani creativi, esperti nell’uso della polymer clay, sono ricercati in due principali settori:
- nell’industria cinematografica, (quasi esclusiavamente nell’industria dell’animazione, per realizzare le “maquette” dei personaggi che servono da riferimento agli animatori 3D)
- nell’industria dei giocattoli. Tutti i giocattoli in plastica che vediamo nei negozi o nelle pubblicità, hanno alla base una scultura di argilla polimerica!
Workshop e laboratori sulla scultura con Polymer Clay
Circolo d’arti organizza corsi, laboratori e workshop di scultura con la Polymer Clay
Iscrivetevi alla mailing list o lasciate un messaggio manifestando il vostro interesse: vi segnaleremo le iniziative su questo argomento man mano che le organizzeremo!
[contact-form to=”corsi polymer clay” subject=”info@circolodarti.com”][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”1″][contact-field label=”Email” type=”email” required=”1″][contact-field label=”Sono interessato ai corsi ed agli workshop sulla polymer clay! Tenetemi aggiornato” type=”checkbox” required=”1″][contact-field label=”messaggio” type=”textarea”][/contact-form]
Una nuova forma d’arte
Negli ultimi anni si è anche sviluppata una nuova sfera creativa, che è quella forse più interessante da percorrere: sto parlando della ToyArt (letteralmente giocattoli artistici), I giapponesi hanno fatto scuola in questo campo, tracciando la strada che poi hanno seguito tantissimi altri artisti occidentali.
Si tratta di riproduzioni in serie limitate di personaggi in resina dipinti a mano, la cui matrice, o scultura iniziale, è sempre realizzata in argilla polimerica.
La toyart è molto diffusa in tutto il mondo, ma soprattutto in Cina, Giappone e USA, dove troviamo anche gli artisti più quotati. Questi rarissimi pezzi sono ambitissimi dai collezionisti di POP sculpture in giro per il mondo e sono ormai considerati a tutti gli effetti delle vere opere d’arte.
A tal proposito, mentre vi scrivo, a Tolosa è presente fino a marzo 2018, una meravigliosa mostra sul tema organizzata dal collettivo Art Toy Gama, che ospita 59 fra gli artisti più interessanti del panorama internazionale.
Solo qualche anno fa, in pochi avrebbero immaginato che grazie a questa plastilina sintetica si sarebbero sviluppate molteplici correnti artistiche e svariati sbocchi professionali.
Un materiale quasi “deriso” da chi fa della “vera scultura” la propria professione e scolpisce i materiali nobili (legno e pietra), probabilmente si avvia a diventare il nuovo mezzo di espressione degli scultori di domani.
Che figata!!!