Non so se lo hai già verificato da te ma spesso per rendere più chiaramente i tuoi sentimenti o la tua interpretazione di un certo aspetto della realtà, piuttosto che insistere con particolari e contrasto su quella particolare parte del dipinto, ti conviene … dipingere di meno il resto.
Sembra un paradosso ma ci sono una infinità di esempi nella storia dell’arte riguardo a questo approccio per disegnare e dipingere, ti propongo di provare da te e di vedere se non è vero.
Prendo spunto per questo articolo da una delle lezioni gratuite che mi invia virtualartacademy.com mensilmente. Ti consiglio di iscriverti alla sua mailing list, i consigli free che invia periodicamente sono veramente molto utili.
Bene, dicevamo che spesso in pittura (ma anche nel disegno), può essere molto più importante ciò che scegli di tralasciare che quello che rappresenti in modo particolareggiato. A volte addirittura ti puoi accorgere che sei andato troppo oltre nella precisazione di particolari superflui e che si renderà necessario addirittura disfare ciò che hai dipinto perché sminuisce l’importanza del vero soggetto del quadro.
Sarà duro buttar via ore di lavoro in questo modo ma non avrai alternative, quindi fai bene attenzione a questo aspetto.

Nel dipinto a fianco il pittore si è concentrato sul ritmo delle barche e delle fronte del porto case arrampicate sulla collina. I dettagli suggeriti in modo appena più preciso per le forme in primo piano creano un contrasto netto con le evanescenti forme in distanza.
Nell’esempio qui sotto si può vedere il paragone tra il dipinto finale ed il modello usato.
Risulta evidente che i particolari dello sfondo sono stati deliberatamente semplificati e smorzati perché non distraggano l’attenzione dal soggetto principale in modo da sottolineare la tranquillità e il senso di spazio nella laguna veneziana.
Se si guarda il modello fotografico si vede che in realtà, ci sono un sacco di edifici e dettagli sullo sfondo. Se fossero stati dipinti tutti quei dettagli architettonici della chiesa il gondoliere che rema nella laguna serena ed ampia, che è il soggetto vero di questo dipinto sarebbe risultato meno importante e il significato del quadro si sarebbe perso e l’emozione che si voleva rendere sarebbe stata diluita.
In quest’ultimo esempio si può cogliere anche la libertà di composizione che il pittore ha deciso di prendersi: si è disinteressato deliberatamente della somiglianza con il modello fotografico ed ha deciso di cogliere solo alcuni elementi dall’originale per valorizzare al massimo le emozioni che voleva rendere.
Mi interessa molto avere la tua opinione sulle questioni legate all’uso espressivo della prospettiva aerea e della composizione che questo articolo tenta di evidenziare.
Mi piacerebbe anche ricevere la segnalazione di altri esempi legati a questo argomento, lascia un commento qui sotto.
È veramente difficile scegliere di non disegnare quello che si vede,solamente con una visione in anteprima di quello che si vuole ottenere si può scegliere di non disegnare certi particolari
si, è difficile, ci vuole esperienza e coraggio
Scelta coraggiosa, non facilissima di certo per chi è alle prime armi, ma davvero efficace ai fini della comunicazione.
credo che la naturalità delle cose insegni molto, basta saper guardare attentamente
per cogliere l’essenziale.
sono d’accordo Ferdinando, è difficile ma è così. Certo bisogna che qualcuno ti spieghi dove e cosa guardare o che per un colpo di fortuna ti venga naturale guardare la realtà con le strategie che mette in gioco un pittore. Questo sito e i corsi che tengo tentano di rendersi utili a questo scopo con le loro proposte.
eccezionale Maestro Pedroni