“L’Eccellenza è un’arte che si conquista con l’esercizio e con l’abituarsi. Noi siamo ciò che facciamo più spesso. L’eccellenza, allora, non è un atto ma un’abitudine” – Aristotele.
Questo articolo è ispirato al libro “Composizione” di Arthur Wesley Dow, che offre ottimi suggerimenti per la composizione delle immagini. Voglio ringraziare Paul Foxton che in un articolo del suo blog “Learning to See” ha messo a fuoco benissimo ciò che mi ha sempre interessato e affascinato nel libro di Dow.
Se segui l’articolo e soprattutto se farai gli esercizi proposti, sarai introdotto ai principi di questo aspetto della creazione di immagini, che si occupa di armonizzare gli “Elementi del disegno”.
Dow per la composizione enuncia cinque principi primari.
- Opposizione
- Transizione
- Subordinazione
- Ripetizione
- Simmetria
Prima di affrontare gli esercizi, vale la pena spendere un po’ di tempo per spiegare qualcosa dell’approccio di Dow alla composizione.
Vediamo qualche estratto dal testo nel capitolo 3 per illustrare meglio la sua filosofia sull’argomento.
Relazioni eleganti.
Per Dow, l’arte visiva e il suo studio hanno a che vedere esclusivamente con la creazione di armonia e bellezza attraverso il disegno. In questi tempi post-post-moderni, la maggior parte delle persone ha una visione dell’arte e dello studio della stessa, un po’più ampia. Non è così per Dow ma dobbiamo tener presente che lui scriveva nel 1912, ben prima che “objets trouvè” fosse anche soltanto un barlume di un’idea nella mente di Marcel Duchamps. Forse le sue idee – tenendo conto di quello che è successo negli ultimi cento anni – possono sembrare antiquate ed estranee.
L’Arte eccellente, nel vero senso del termine, implica eleganti relazioni.
Lo studio dell’arte è il tentativo di percepire e creare eleganti relazioni di linea, massa e colore.
Resta il fatto che seguendo i ragionamenti dell’autore, scopriremo una miniera di idee che possono aiutarci a creare immagini più belle. Potremmo addirittura ribaltare il nostro intero approccio al disegno.
Non è necessario aderire a tutto il contenuto del libro per beneficiare di questo approccio efficace alla pratica della composizione. Inoltre, il freddo cinismo che sembra essere il tratto distintivo dell’arte ai nostri tempi, sta iniziando a mostrare la corda.
Di fronte al fallimento dell’economia e alla altrettanto palese scarsità dell’arte, forse è ora di guardare in noi per vedere cosa ci rende umani, ciò che davvero conta. Se strappiamo via la superficialità della cultura consumistica forse recuperare la ricerca di armonia e bellezza è una parte importante di ciò che rimane. Se le idee di Dow sull’arte sono antiquate e fuori moda, io sento il bisogno di un po’ più di anticaglie fuori moda nella mia vita.
C’è di più: questo libro è importante per il suo approccio pratico e attualissimo: negli ultimi 20 anni le neuroscienze hanno modificato completamente il modo di concepire il cervello e il modo di apprendere nuove abilità. L’approccio di Dow alla pratica della composizione è perfettamente al passo con le fondamentali recenti scoperte delle neuroscienze riguardo alla plasticità della mente.
Aristotele aveva ragione: noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. Le nostre esperienze e pensieri modellano fisicamente il nostro cervello e più ripetiamo queste esperienze e pensieri, più questi si radicano. Le nostre abilità sono incorporate in mappe neurali nel nostro cervello, collezioni di neuroni connessi tra loro. Se vuoi un cervello con una struttura ottimale per un buon disegno, devi costruire apposite mappe mentali, una connessione alla volta. Questo comporta pratica e ripetizione.
Dimenticare le “Regole”
Secondo questo approccio, l’abilità nella composizione non può essere trasmessa attraverso una serie di regole di composizione date da apprendere (ho sempre trovato anche un po’ ridicola l’idea che ci siano una serie di regole di composizione, nonostante la popolarità di questo punto di vista).
Ecco cosa dice Dow in proposito:
L’Abilità artistica non può venir dettata o essere appresa con la lettura. Non si acquisisce semplicemente imparando a disegnare, imitando la natura, o con qualsiasi processo che immagazzini fatti nella mente. Il potere è all’interno – la questione è come raggiungerlo e usarlo.
C’è solo un modo per sviluppare una capacità, ed è attraverso la pratica deliberata:
Un aumento di potere viene sempre dall’esercizio. Se uno usa un po’ della sua facoltà di apprezzamento in modi semplici, procedendo gradualmente verso problemi più complicati, allora è in sintonia con il progresso naturale. Mettere insieme delle linee dritte, creare armonia di movimento e spazio, richiede l’esercizio di un buon giudizio e comprensione.
C’è stato un incremento nella ricerca su ciò che fa la differenza tra il livello di abilità di un esperto e quello dei persone mediamente abili. I risultati migliori si ottengono grazie a una pratica deliberata. Ampliando ripetutamente e progressivamente la nostra abilità nell’aggiustare e comporre, noi miglioreremo. Allo stesso modo in cui sollevare pesi ci rende più forti.
Nei prossimi articoli affronteremo alcuni esercizi pratici suggeriti dal suo libro Composition