Gli elementi della bellezza sono così ben integrati che spesso è molto difficile separarli per analizzarli. Nel discutere un principio o un elemento può essere necessario abbracciarne un altro o anche più altri contemporaneamente. Ci conviene tuttavia, tentare di esaminarli separatamente.
Di base se ne possono individuare dodici:
- Unità.
L’”unicità” che riunisce tutte le qualità pittoriche in un’unica o intera espressione; l’organizzazione del design, del colore, della linea, dei valori, delle texture, e in un’espressione combinata e totale. - Singolarità o chiarezza.
La subordinazione di ogni materiale e dettaglio irrilevante per il pensiero principale; la riduzione del soggetto ai fondamenti del progetto.
forma e modello. - Design.
Il rapporto globale tra aree, forma e colore. Il design fa l’immagine. - Proporzione.
Relazione armoniosa tra ciascun soggetto e ciascuna parte dell’immagine.
La distorsione è l’opposto della proporzione, anche se una certa distorsione può essere legittima, quando un’idea o un’emozione potrebbe avere bisogno di maggiore enfasi. - Colore.
Questo è uno degli elementi più forti della bellezza, e nell’usarlo l’artista non può limitarsi a farsi guidare da gusti o antipatie. Deve capire il rapporto tra colore e valori, così come i principi di base per miscelare e produrre colori [o effetti realistici e armoniosi]. - Ritmo.
Anche se questo è spesso sottovalutato o frainteso. È una qualità che contribuisce notevolmente alla bellezza di un dipinto. C’è ritmo in tutta la vita animata e inanimata, dalle forme più piccole ai cicli dell’universo. Senza di essa la forma è statica e senza vita. La ripetizione di colori simili o di linee o forme di dimensioni crescenti o decrescenti creerà ritmo in un dipinto così come in natura. Per esempio c’è ritmo nelle linee ripetute degli alberi con i loro rami e foglie, o nelle linee del dorso di una zebra, o nei petali o nei segni di un flusso. - Forma.
La struttura della forma rispetto all’insieme è un principio fondamentale dell’arte.
Tutto è forma o spazio (solido o vuoto) e nessuno dei due può esistere senza l’altro. Si dice che un dipinto abbia “forma” quando le forme degli oggetti in esso contenuti sono ben delineate, ben composte e in giusto contrasto con gli spazi aperti, come un albero contro il cielo. - Struttura.
La resa delle trame superficiali. C’è una superficie caratteristica per tutte le forme, e questo è importante quanto la sua struttura. Non possiamo raggiungere la vera bellezza dipingendo tutte le forme con lo stesso tipo di superficie, come se tutte le cose fossero fatte dello stesso materiale, che è proprio quello che accade troppo spesso in una pittura altrimenti buona. - Valori.
I valori e il colore sono inseparabilmente dipendenti l’uno dall’altro. Né può essere vero o bello da solo. Il corretto rapporto di valori crea gli effetti
di luce e contribuisce all’unità dell’immagine. Rapporti errati possono fare più di ogni altra cosa per distruggere la bellezza. - Qualità della luce.
Un elemento di primaria importanza. La qualità della luce in un dipinto si fonde con la luce reale che cade sull’immagine e diventa parte di essa. Ci sono molti tipi di luce –indoor, luce solare esterna, luce diffusa, luce riflessa. La fonte di luce deve essere correlata alla modellazione della forma, al tipo e alla brillantezza del colore e alla struttura. Senza una vera comprensione della luce un quadro può diventare un mero piano di pittura e di tela. - Scelta del soggetto.
Questo offre all’artista la possibilità di esercitare il suo più grande gusto individuale. Le fonti illimitate di vita e natura sono le sue da attingere e da esse egli può selezionare, progettare e produrre un esempio concentrato del proprio apprezzamento per la bellezza. - Tecnica.
Il mezzo di espressione piuttosto che l’espressione stessa. La tecnica comprende la comprensione della superficie e della struttura, la conoscenza del mezzo e delle sue numerose caratteristiche, è la resa personale con cui vengono riuniti tutti gli altri elementi.
Questa anteprima del contenuto dei prossimi capitoli dovrebbe metterci su un terreno comune.
Voglio sottolineare quanto sia importante che ogni artista, sia esso professionista o amatoriale, riconosca ciò che nel suo lavoro fa la differenza.
Non esiste una formula unica per produrre opere d’arte di qualità. Ma considerare con attenzione gli elementi che si combinano per creare bellezza, possono contribuire, se applicati, a creare bellezza nei nostri dipinti.
La bellezza non è prerogativa esclusiva degli artisti.
Una caratteristica fondamentale di ciò che è bello, è che risulta evidente anche a chi non ha una una preparazione, la conoscenza e la capacità di ricrearla.
Il ritmo e la grazia di un animale sono altrettanto evidenti sia per un bambino, che per un amante degli animali che per un artista.
La differenza in che fa arte è che esso cerca di capire cosa rende il ritmo e la grazia in termini di linea e proporzione, in modo che le sue rappresentazioni appaiano vere e e convincenti.
Se fai arte, credo che farai bene a dirigere i tuoi sforzi verso il piacere dello spettatore piuttosto che ricercare l’apprezzamento della critica, perché lo spettatore è l’acquirente finale, e presumo che la maggior parte degli artisti sia interessata a vendere il proprio lavoro.
Mentre i mercanti d’arte hanno lavorato molto sullo sfruttamento economico, e i valori monetari dei dipinti sono stati spesso spinti a livelli astronomici.
Nella maggior parte dei casi, gli artisti stessi non hanno mai vissuto abbastanza per ricevere questi vantaggi. Oggi la buona arte può creare un buon mercato, sia in campo commerciale che nel campo delle “belle arti”.
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