L’eterno dilemma di ogni artista: quanto affidarsi alla tecnica e quanto all’intuizione? È una domanda che ha attraversato i secoli, e che continua a sfidare pittori, scultori e creativi di ogni genere. Harold Speed, nel suo libro “Oil Painting, Techniques and Materials”, offre una prospettiva illuminante su questo tema, che vale la pena esplorare.
Speed inizia identificando due approcci principali nell’insegnamento dell’arte: uno basato su un rigoroso addestramento tecnico, l’altro che privilegia la libertà espressiva e l’intuizione artistica. Entrambi, sostiene l’autore, hanno i loro meriti e i loro rischi.
Il metodo tecnico rischia di soffocare la creatività innata dell’artista, trasformandolo in un virtuoso senz’anima. D’altra parte, affidarsi esclusivamente all’intuizione può limitare l’espressione per mancanza di competenza tecnica. La soluzione, secondo Speed, sta nel trovare un equilibrio tra questi due estremi.
Ma come si raggiunge questo equilibrio? Speed suggerisce di prestare attenzione a ciò che chiama l’influenza del subconscio nel processo creativo. Sostiene che i migliori artisti sono sempre stati consapevoli di “qualcosa al di fuori dell’ambito della coscienza” che guidava il loro lavoro nei momenti di massima ispirazione.
Questo concetto risuona con molte delle idee contemporanee sulla creatività e l’innovazione. Pensate allo stato di “flusso” descritto dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, o all’importanza dell’incubazione nel processo creativo studiato da Graham Wallas. Speed, con la sua intuizione di artista, aveva colto qualcosa di profondamente vero sul funzionamento della mente creativa.
L’autore paragona questo processo a quello di un golfista o di un musicista. All’inizio, ogni movimento è consapevole e laborioso. Ma con la pratica, il controllo passa al subconscio, liberando la mente conscia per concentrarsi sull’espressione artistica.
Questo approccio si collega perfettamente ad altri contenuti della newsletter “Il dottor Divago”. In precedenti articoli, abbiamo esplorato le tecniche di vari maestri della pittura, dal Rinascimento all’Impressionismo. Ora, con le intuizioni di Speed, possiamo vedere come queste tecniche non siano fine a se stesse, ma strumenti per liberare l’espressione artistica.
Per gli artisti che ci leggono, l’invito è chiaro: coltivate la vostra tecnica, ma non trascurate mai la vostra voce interiore. Sperimentate, osate, lasciate che il vostro subconscio guidi la vostra mano. E soprattutto, non smettete mai di cercare quell’equilibrio perfetto tra competenza e intuizione.
La newsletter “Il dottor Divago” continuerà a esplorare questi temi, offrendo sia approfondimenti tecnici che spunti per stimolare la vostra creatività. Se non siete ancora iscritti, vi invitiamo a farlo per accedere a contenuti esclusivi che vi aiuteranno nel vostro percorso artistico.
Per leggere l’articolo completo su Harold Speed e approfondire questi concetti, visita Il Dottor Divago Non perdere l’opportunità di arricchire la tua pratica artistica con queste preziose intuizioni!