Giovane mosaicista emergente francese, Emilie Baudrais, nata a Blaye (vicino a Bordeaux) nel 1985, dopo una laurea in arti plastiche all’università di Bordeaux, riceve dai più grandi maestri friulani i segreti del mosaico antico e moderno alla Scuola Mosaicisti del Friuli (Spilimbergo, PN).
Vive oggi in Sardegna, a Monastir (CA) e propone al pubblico di entrare nel suo universo affascinante di riflessi e materiali preziosi sui quali la luce e la sintesi ottica giocano un ruolo determinante.
Tessere di marmi, pietre, smalti ed ori veneziani, madreperle, fossili, mattoni antichi, legni pregiati, metalli, vetro soffiato… sono i componenti di un mondo a parte che non giustifica più l’appartenenza del mosaico soltanto alle arti applicate, ma lo fa accedere al grado delle belle arti essendo un mezzo di espressione infinita, perchè si lascia guidare dalla materia e dalla sua natura propria.
Secondo l’artista, pittrice prima di trovare la rivelazione nel mosaico, il mosaico praticato con una grande maestranza supera la pittura ; da all’immagine creata una dimensione supplementare e superiore… verso il concreto… verso il toccare… più sensibile dal fatto delle sue vibrazioni interne.
“L’artista vero è mago. Io non cerco di creare opere d’arte ma mi sforzo di trasmettere magia universale, accessibile a tutti nel senso che non ha bisogno di tonnellate di spiegazioni per essere capita. E semplicemente sensibile. Il mio scopo principale è di cambiare l’opinione generale sul mosaico e partecipare ad elevare il mosaico alla qualità di “arte” e di mezzo di espressione proprio. I miei prossimi progetti si concentreranno sul mistero nascosto e lo sbocciamento. La mia ispirazione viene dalle forme della natura e delle bellezze antiche di tutti i tipi di culture con la preoccupazione costante di un’integrazione armoniosa nell’architettura”.
Vive oggi in Sardegna, a Monastir (CA) e propone al pubblico di entrare nel suo universo affascinante di riflessi e materiali preziosi sui quali la luce e la sintesi ottica giocano un ruolo determinante.
Tessere di marmi, pietre, smalti ed ori veneziani, madreperle, fossili, mattoni antichi, legni pregiati, metalli, vetro soffiato… sono i componenti di un mondo a parte che non giustifica più l’appartenenza del mosaico soltanto alle arti applicate, ma lo fa accedere al grado delle belle arti essendo un mezzo di espressione infinita, perchè si lascia guidare dalla materia e dalla sua natura propria.
Secondo l’artista, pittrice prima di trovare la rivelazione nel mosaico, il mosaico praticato con una grande maestranza supera la pittura ; da all’immagine creata una dimensione supplementare e superiore… verso il concreto… verso il toccare… più sensibile dal fatto delle sue vibrazioni interne.
“L’artista vero è mago. Io non cerco di creare opere d’arte ma mi sforzo di trasmettere magia universale, accessibile a tutti nel senso che non ha bisogno di tonnellate di spiegazioni per essere capita. E semplicemente sensibile. Il mio scopo principale è di cambiare l’opinione generale sul mosaico e partecipare ad elevare il mosaico alla qualità di “arte” e di mezzo di espressione proprio. I miei prossimi progetti si concentreranno sul mistero nascosto e lo sbocciamento. La mia ispirazione viene dalle forme della natura e delle bellezze antiche di tutti i tipi di culture con la preoccupazione costante di un’integrazione armoniosa nell’architettura”.