La scorsa settimana tentavo di spiegare il concetto di Notan per evidenziare quanto fosse importante mantenere il controllo dell’equilibrio tra il pieno ed il vuoto, tra la luce e l’ombra in una composizione visiva. Se è vero che normalmente è giusto che l’equilibrio tra questi elementi sia mantenuto, spesso ci si trova di fronte a un cosciente sbilanciamento di questi elementi a fini espressivi. La prevalenza di pieno su vuoto o il contrario generano una tensione che può essere usata a fini drammatici, questo può avvenire coscientemente (nei maestri) o meno.
Improvvisando, ho citato come esempio di uso cosciente di uno squilibrio compositivo il quadro sulla Conversione di Paolo, di Caravaggio.
Quest’opera mi sembra una perfetta applicazione dell’uso di un notan coscientemente squilibrato per esprimere un evento drammatico. Nel quadro prevalgono i pieni crudamente illuminati e il fianco del cavallo che incombe enorme su tutta la composizione crea una tensione drammatica difficilmente eguagliata nella storia dell’arte.